Hvial1o iniziato a ballare tango nel settembre del 2011, quindi sono ormai ben 5 anni che mi cimento in questo ballo che negli anni mi ha dato indifferanza, tibubanza, passione, sofferenza, ansia, gioia, emozione, rabbia. Sentimenti molto contrastanti tra loro, lo so, sembra persino impossibile che un “semplice” ballo possa generare così tante emozioni… ma questa è forse la caratteristica principale del tango. Un condensato di amore e odio, gioia e rabbia. Pura emozione e profonda frustrazione ed per questo che chi inizia questo percorso difficilmete lo lascerà…. il Tango crea dipendenza!

Da quando ho pubblicato qualcosa su questo mio blog

non che non abbia cose da dire, anzi, forse ne ho così tante che… non scrivo nulla. Anche il tempo ultimamente è poco. Sono tante  le cose sto facendo in questo periodo ed altre che ho in mente di fare che non riesco a fermarmi per scrivere qualcosa sul mio quotidiano.

Dovrei anche completare il racconto del viaggio in Cambogia ma, sinceramente, non ho voglia! playback

Metto una foto che mi ritrae in una delle mie ultime attività, il Playback Theatre, interessante, emozionante, divertente. Il 19 febbraio salirò su un palco per la mia prima perfomance “pubblica” . Comunque vada sarà un successo!

Come vista, piaciuta e rubata!

“Quando ti vedono una donna forte pensano tu non abbia bisogno di niente e di nessuno, che tu possa sopportare tutto, che qualunque cosa accada tanto la supererai, che non ti interessi essere ascoltata , accudita o coccolata. Quando ti vedono una donna forte ti cercano solo per farsi aiutare a portar le loro croci, ti parlano pensando tu non abbia bisogno di essere ascoltata, ti trattano come fossi un uomo cazzuto. A una donna forte non si chiede mai se sia stanca, se stia soffrendo o crollando, se abbia qualche ansia o paura. L’ importante e’ che lei sia sempre là: un faro nella nebbia o una roccia in mezzo al mare.
Alla donna forte non viene perdonato nulla. Se perde il controllo si trasforma in debole, se perde le staffe si trasforma in isterica.
Quando la donna forte manca un attimo se ne accorgono subito, quando invece c’e’ sempre la sua presenza viene data per scontata.
Quanta forza che ci vuole ogni giorno ad essere una donna forte. Ma di questo non frega nulla a nessuno.”

Cinzia Mammoliti (criminologa)

un divano, un bel libro, musica soft jazz in sottofondo, una birra gelata…..serata meravigliosa! a volte basta poco.

l’alternativa era andare in milonga, all’aperto a patire il freddo, aspettando la “grazia” di un ballerino per ballare una tanda, cosa non del tutto scontata! no grazie

(ps. pensieri contorti sul mio, altrettanto contorto rapporto conl Tango)

hugguleg_afturganga

hugguleg_afturganga

tempi glacialiLeggendo l’ultimo giallo di Fred Vargas, “Tempi Glaciali”, che a dirla tutta trovo abbastanza noioso ma che in ogni caso finirò, mi sono imbattuta nell’ Afturganga! che cos’è l’Afturganga? è uno spirito che abita una piccolissima isola islandese, a forma di testa di coniglio, che ospita anche una strana pietra tiepida….Ho cercato di saperne di più su questo spirito ma, questa volta, il web non mi è stato molto d’aiuto, però il suono di questa parola mi piace e mi evoca spiriti afracani, più che nord europei

Ultimamente ogni volta che mi accingo ad organizzare un viaggio penso a quanto sia diventato semplice farlo rispetto a qualche anno fa. Adesso Basta decidere dove andare accendere il pc inserire il nome del paese su google e arrivano informazioni di ogni tipo tanto che per il viaggio che ho effettuato in Giappone nel 2013 la cara Lonely Planet non é stata quasi consultata e per quello di poche settimane fa in Polonia non l’ho nemmeno comprata una guida! Ultimamente le guide me le sono creaguide viaggiote io, su misura, prendendo informazioni da wikipedia, dai siti degli enti del turismo, spunti dalle esperienze di altri viaggiatori, dai forum etc etc. Adesso si riesce ad organizzare tutto a tavolino fin nei minimi dettagli, prenotando con mesi d’anticipo tutti gli alberghi dell’itinerario, treni, pullman, escursioni, meglio di agenzia di viaggi. Certo è comodo guardare le foto degli gli alberghi e decidere quale va bene x te, sapere già da casa a che ora passerà quel treno e non lasciare nulla al caso, perché nei viaggi il tempo è prezioso e non si può sprecare. Però un pò di nostalgia per il vecchio modo di viaggiare, dove tutto o quasi era un incognita e dove gli imprevisti erano all’ordine del giorno, ogni tanto mi prende! Quando la Lonely o la Routard erano il vangelo e senza non potevi andare da nessuna parte.

Quando prima di riuscire a trovare l’albergo giusto ne dovevi girare almeno 3 o 4 spesso di sera, perché il pullman che doveva arrivare nel primo pomeriggio si era rotto ed eri già stato fortunato che lo avessero riparato. Certo questi “inconvenienti” in Africa o in certe zone dell’Asia capitano ancora ma i telefonini e le connessioni ad internet imperversano ovunque, ed è più facile chiamare i soccorsi per i guasti o l’hotel per avvisare dei ritardi.

Questo nuovo modo di pianificare i viaggi a volte mi lascia l’amaro in bocca, il poter vedere prima i luoghi rende tutto meno affasciante e troppo organizzato, manca un po’ il senso dell’avventura, della scoperta. Avapp-vacanzerei voglia di fare un viaggio ante internet, con una programmazione minima e completamente disconessa, per vedere se sono ancora capace di viaggiare in quel modo più semplice e vero che però ,forse, non ci appartiene più.

 

articolo pubblicato su www.viaggiareliberi.it/Ilgraffiodelviaggiatore.htm di luglio 2015

Ieri sera , dopo tantissimo tempo, sono tornata a ballare folk ed è stata una gioia!

Non sono nemmeno riuscita a posare la borsa che mi avevavo già trascinato in un circolo circasso e poi di seguito, una bourrè, uno scottish, un rondò e così via in un crescendo di entusiasmo, caldo, sudore, fiatone divertimento e spensieratezza. Ho ritrovato vecchi amici e conosciuto persone nuove, senza i falsi formalismi che spesso si incontrano nel mondo del tango. Alla fine ero ridotta da buttar via ma mi sentivo una meraviglia! un mondo da riscoprire

“Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da qui in avanti di quanto non ne abbia già vissuto.
Mi sento come quel bambino che ha vinto una confezione di caramelle e le prime le ha mangiate velocemente, ma quando si è accorto che ne rimanevano poche ha iniziato ad assaporarle con calma.
Ormai non ho tempo per riunioni interminabili, dove si discute di statuti, norme, procedure e regole interne, sapendo che non si combinerà niente…
Ormai non ho tempo per sopportare persone assurde che nonostante la loro età anagrafica, non sono cresciute.
Ormai non ho tempo per trattare con la mediocrità. Non voglio esserci in riunioni dove sfilano persone gonfie di ego.
Non tollero i manipolatori e gli opportunisti. Mi danno fastidio gli invidiosi, che cercano di screditare quelli più capaci, per appropriarsi dei loro posti, talenti e risultati.
Odio, se mi capita di assistere, i difetti che genera la lotta per un incarico maestoso. Le persone non discutono di contenuti, a malapena dei titoli.
Il mio tempo è troppo scarso per discutere di titoli.
Voglio l’essenza, la mia anima ha fretta…
Senza troppe caramelle nella confezione…
Voglio vivere accanto a della gente umana, molto umana.
Che sappia sorridere dei propri errori.
Che non si gonfi di vittorie.
Che non si consideri eletta, prima ancora di esserlo.
Che non sfugga alle proprie responsabilità.
Che difenda la dignità umana e che desideri soltanto essere dalla parte della verità e l’onestà.
L’essenziale è ciò che fa sì che la vita valga la pena di essere vissuta.
Voglio circondarmi di gente che sappia arrivare al cuore delle persone…
Gente alla quale i duri colpi della vita, hanno insegnato a crescere con sottili tocchi nell’anima.
Sì… ho fretta… di vivere con intensità, che solo la maturità mi può dare.
Pretendo di non sprecare nemmeno una caramella di quelle che mi rimangono…
Sono sicuro che saranno più squisite di quelle che ho mangiato finora.
Il mio obiettivo è arrivare alla fine soddisfatto e in pace con i miei cari e con la mia coscienza. Spero che anche il tuo lo sia, perché in un modo o nell’altro ci arriverai…”
MARIO ANDRADE – Poeta, romanziere, saggista e musicologo brasiliano

ieri sera, con un’amica, ho fatto una bella passeggiata di 5 km attorno al lago grande di Avigliana. E’ stato piacevole, zanzare a parte, camminare di buon passo in questo bel posto. Lo stato ancor di più soffermarsi sotto un albero di gelso bianco per assaporare i suoi dolci frutti. Meno piacevole è stato il rientro a casa, nella calura di Torino, e mettersi a stirare una montagna di panni. Questo è il prezzo da pagare al rientro da una vacanza