Eccomi di nuovo a casa, dopo il breve viaggio in Cambogia, si era questa la meta di questo ultimo viaggio.

Non ho dSIESTAato mie notizie sul blog perché dal cellulare è davvero complicato aggiornalo 🙁

Ma un pò di suspense non fa male! ho appena messo online la raccolta di foto, che grazie a Google, si crea da sola. e si può vedere QUI!

 

Finalmente, dopo un anno di attesa, è giunto il momento. Sto, dinuovo 😀 per partire! ostrica

Lo scorso anno, quando stavo per partire per il festival del couscous di San Vito Lo Capo, un’amica mi chiese se fossi dell’idea di andare a Galway, Irlanda, per il festival internazionale delle ostriche. Ammetto che non ne conoscevo neanche l’esistenza. Non potendo accontentarla, perchè i due festival sono contemporanei, decidemmo di rimandare il tutto di anno e adesso il momento è arrivato!

La valigia è pronta e le aspettative alte, non tanto per il festival, ma per l’Irlanda che non ho ancora visitato.

Vi saprò dire strada facendo

 

Oggi era una bella giornata, sotto molti punti di vista, la valigia pronta per il prossimo , breve, viggio in un paese europeo che non avevo avuto ancora modo di vedere, quindi tanto entusiasmo ma poi…poi ho avuto la malaugurata idea di farmi un giro su Twitter, nei siti di viaggio…

Cercavo le ultime info prima della partenza e mi sono inbattuta in una serie di accout legati ad altrettanti siti/blog di viaggi e lì mi è montato il nervoso! ormai sono divetati tutti esperti di viaggi. Ci sono siti che raccontano, a puntate, un viaggio in Francia, quelli che fanno del solito viaggio in Messico il loro cavallo di battaglia, quelli che avendo visitato una dozzina di paesi sparsi tra Europa e sud America, si considerano già grandi viaggiatori. Altri ancora che si fanno belli con i viaggi degli altri, perchè loro hanno a mala pena visto un pò d’Europa. Senza contare quelli di pubblicano semplicemente le varie info/offerte di siti istituzionali. Certo viaggiare è ormai, per fortuna, alla portata di molti e la cosa mi rallegra. Quello che invece mi irrita è il voler far business non avendo esperienza del Viaggiare ma solo dell’essere turisti, e credetemi c’è una bella differenza. Non ho nulla contro i turisti, ognuno viaggia come vuole, però non spacciatevi per chi non siete.

Viaggiare non è andare dove la strada ti può portare; è dove la strada non c’è ancora e tu potrai lasciare dietro di te una traccia.

Ultimamente ogni volta che mi accingo ad organizzare un viaggio penso a quanto sia diventato semplice farlo rispetto a qualche anno fa. Adesso Basta decidere dove andare accendere il pc inserire il nome del paese su google e arrivano informazioni di ogni tipo tanto che per il viaggio che ho effettuato in Giappone nel 2013 la cara Lonely Planet non é stata quasi consultata e per quello di poche settimane fa in Polonia non l’ho nemmeno comprata una guida! Ultimamente le guide me le sono creaguide viaggiote io, su misura, prendendo informazioni da wikipedia, dai siti degli enti del turismo, spunti dalle esperienze di altri viaggiatori, dai forum etc etc. Adesso si riesce ad organizzare tutto a tavolino fin nei minimi dettagli, prenotando con mesi d’anticipo tutti gli alberghi dell’itinerario, treni, pullman, escursioni, meglio di agenzia di viaggi. Certo è comodo guardare le foto degli gli alberghi e decidere quale va bene x te, sapere già da casa a che ora passerà quel treno e non lasciare nulla al caso, perché nei viaggi il tempo è prezioso e non si può sprecare. Però un pò di nostalgia per il vecchio modo di viaggiare, dove tutto o quasi era un incognita e dove gli imprevisti erano all’ordine del giorno, ogni tanto mi prende! Quando la Lonely o la Routard erano il vangelo e senza non potevi andare da nessuna parte.

Quando prima di riuscire a trovare l’albergo giusto ne dovevi girare almeno 3 o 4 spesso di sera, perché il pullman che doveva arrivare nel primo pomeriggio si era rotto ed eri già stato fortunato che lo avessero riparato. Certo questi “inconvenienti” in Africa o in certe zone dell’Asia capitano ancora ma i telefonini e le connessioni ad internet imperversano ovunque, ed è più facile chiamare i soccorsi per i guasti o l’hotel per avvisare dei ritardi.

Questo nuovo modo di pianificare i viaggi a volte mi lascia l’amaro in bocca, il poter vedere prima i luoghi rende tutto meno affasciante e troppo organizzato, manca un po’ il senso dell’avventura, della scoperta. Avapp-vacanzerei voglia di fare un viaggio ante internet, con una programmazione minima e completamente disconessa, per vedere se sono ancora capace di viaggiare in quel modo più semplice e vero che però ,forse, non ci appartiene più.

 

articolo pubblicato su www.viaggiareliberi.it/Ilgraffiodelviaggiatore.htm di luglio 2015

danzica

Danzica

Come al solito avrei voluto fare un “reportage” giornaliero del mini viaggio ma, come sempre, non ci sono riuscita! Sempre troppo da vedere, da fare, adesso col Tango che si balla ovunque anche le sere/notti sono impegnate e in quelle che non lo sono si cerca di andare a dormire ad un ora decente per poter recuperare un pò, visto che l’età avanza e i tempi di recupero sono più lunghi.

In conclusione, non ho scritto niente sul blog. Per fortuna ho gli appunti e la guida di viaggio, costruita prima, da risistemare e pubblicare. Quando, non so.

Posso però dire che la Polonia mi è piaciuta, tempo inclemente a parte ma già si sapeva, ho apprezzato le belle città medioevali e rinascimentali in classico stile “baltico” i castelli, il verde, la pulizia, l’ordine, la gentilezza delle persone, il cibo, la birra. Come si usa dire adesso, “tanta roba”! Il tutto abbianato a dei prezzi del tutto accessibili per noi, ne fa una meta sicuramente consigliabile.

Iniziato il breve tour della Polonia che diventa cosi l’83 esimo paese visitato!

Siamo a Warsaw che ricorda molte città ex sovi etiche con pi corsi e palazzoni tristi.x fortuna ci sono anche tanti bei teatri e palazzi 800enteschi a migliorare il panorama.