Ebbene sì anch’io sono stata all’Expo e mi è piaciuto un sacco!
Non avendo particolari aspettative, ma sapendo benissimo che sarebbe stato tutta forma e poca sostanza…. beh debbo dire che la forma è tanta e veramente bella. Gli architetti si sono veramente divertiti a creare dei padiglioni incredibili sia per le forme che per la tipologia di costruzione. Pu20150513_120504 - Copiartoppo non molti sono stati all’altezza di allestirli, internamente, con soluzioni interessanti e sorprendenti come per gli esterni, però alcuni tipo la Corea sono molto belli anche dentro. Altri come il Padiglione Zero….. sono pieni di nulla, a parte una mega libreria in legno che accoglie i visitatori.
Avendo a disposizione solo un giorno non sono riuscita a visitare tutti i padiglioni, per alcuni come quello del Giappone e dell’Italia avevavo un attesa di un ora. Però non escludo di tornarci, anche solo per un pomeriggio/sera, tra l’altro il biglietto costa solo 5 euro!
debbo sfatare le notizie che dicono che bere e mangiare all’interno dell’expo costi uno sproposito.
La bottiglietta d’acqua costa 2 euro, ma ci sono molte fontanelle che erogano acqua sia liscia che gasata. Mentre per il cibo ce n’è per tutte le tasche. Piatti dai 5 euro in su.20150513_120403

Ci sono, è vero, ancora dei piccoli padiglioni ancora incompleti ma credo che a breve tutto sarà a posto.

per quello che riguarda la sostanza…. ritengo difficile che un carrozzone simil lunaparck, come un expo possa avere voce in capitolo su argomenti complessi quali l’alimentazione mondiale, la fame, lo sviluppo agro alimentare di molti paesi ma,  a forza di parlarne, forse qualcosa si muoverà, prima o poi…. 20150513_120747

cuoca“Quando decide che è giunto il momento di scrivere la sua storia, Rose ha quasi centocinque anni, cinque denti buoni, una faccia da gufo e un odore non propriamente di violetta. Ma lo spirito è intatto, l’appetito per il cibo e per il sesso sempre vivace, il suo ristorante a Marsiglia più pieno che mai e la memoria pronta a sfornare ricordi ancora caldi di una lunghissima e rocambolesca esistenza. Rose ha attraversato il Novecento tra la Turchia, la Provenza, Parigi, gli Stati Uniti, la Cina, e vissuto in prima persona il massacro degli armeni, la persecuzione degli ebrei, i deliri del maoismo; nelle mille tappe delle sue picaresche avventure ha servito cene spettacolari e funghi avvelenati, viaggiato con Simone de Beauvoir, premuto il grilletto della sua Glock 17 senza rimorsi, cucinato per Heinrich Himmler e per il Führer, amato senza riserve e senza preconcetti, sostenuta da un solo credo: se la Storia è l’inferno, la vita è il paradiso. Lunga e variopinta è la lista dei suoi amori, così come quella di chi le ha fatto del male, custodita gelosamente fin da quando era bambina e spuntata un nome dopo l’altro, con orgoglio e inesorabile determinazione: perché solo la vendetta gustata fino in fondo permette di risollevarsi e rinascere. ”
Simpatica lettura. Rose, personaggio non proprio “political correct”, trascinandoci nella sua incredibile vita riesce a farsi apprezzare anche nelle sue scelte più estreme.