Vi riconoscete? io si!

Se non riuscite a stare mai fermi in un posto e sentite l’irrefrenabile desiderio di esplorare il mondo, di vedere luoghi nuovi e di conoscere nuove culture, potreste essere affetti dalla sindrome di wanderlust, anche conosciuta come la malattia del viaggiatore.
Secondo una ricerca pubblicata dalla rivista Evolution And Human Behaviour la voglia irrefrenabile di viaggiare è chiamata “sindrome di wanderlust”. In tedesco “wanderlust” significa “desiderio di vagabondare”. Non è una vera e propria patologia ma è un’ossessione, una mania verso i viaggi e la scoperta di nuovi posti e culture. Il gene del wanderluster è insito nel nostro Dna ed è il recettore della dopamina D4. Questo gene, responsabile della passione e dell’amore per tutto ciò che è esotico e sconosciuto è presente nel 20% della popolazione mondiale.

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Ci sono persone che non possono fare a meno di soddisfare il loro bisogno primordiale di spingersi oltre l’ignoto per esplorare posti sconosciuti, avventurarsi in nuove esperienze, conoscere stili di vita diversi dai propri attraverso l’incontro di persone provenienti da altri Paesi.

Queste persone non riescono a stare ferme. Dopo aver terminato un viaggio sono già pronte a programmarne uno nuovo. La vita sedentaria non fa per loro, li fa sentire “in gabbia”. Sono persone creative e intelligenti.

Quindi non la si può definire proprio una brutta malattia, ma solo un impulso, vecchio quanto l’uomo, che spinge alcune persone ad andare verso l’ignoto a superare le barriere culturali e geografiche per soddisfare la propria curiosità.