Alex di Pierre Lemaitre – “..per noi l’essenziale non e’ la verita’ , ma la giustizia, no ? “

Sono nata bambina. Una bambina bruttina in realta’, viso insignificante, gambe storte, una magrezza ai limiti della denutrizione, balbettavo anche.Poi sono cresciuta, tardi, piu’ tardi rispetto alle mie coetanee.Una trasformazione incredibile, ora sono bella, molto bella.
Ho grandi occhi invitanti e uno sguardo sensuale, un viso conturbante.Vogliamo parlare del mio corpo ? Non c’e’ bisogno d
alezi parlarne. Osservatemi.Vedete, ho trent’anni e se un uomo mi guarda probabilmente non sara’ in grado di descrivermi dopo qualche ora, perchè il mio fascino e’ cosi’ spregiudicato e voluttuoso da creare confusione, smarrimento. Lui vuole disperatamente possedermi e la mia immagine svanisce. Amo le parrucche : oggi bionda , domani rossa, dopodomani castana.

Alex. Mi chiamo Alex.

Davvero bello, spiazzante ed ad alta tensione questo thriller, che ti fa cambiare opionione nei confronti della protagonista man mano che si procede nella lettura. Il libro è diviso in tre parti che non sono che le fasi della vita di Alex: la prigionia, la fuga, il passato.

Meraviglioso il comandante Camille Verhoeven che suscita molta simpatia dall'”alto” del suo metro e quarantacinque continuamente tormentato dal suo passato.

 

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